Nel film “Nell’anno del Signore” (Luigi Magni 1969) Nino Manfredi che interpretava Pasquino diceva la battuta “E’ il core che ce frega”:
l’ho già commentata riconoscendone il valore.
Oggi dico meglio che è la coscienza che ci frega, come possiamo osservare ogni volta che al risveglio del mattino non appena rammentiamo un sogno lo vediamo subito eroso, o perlomeno deformato, da quel dispositivo che chiamiamo “coscienza” e di cui continuiamo a non sapere nulla.
Il pensiero, chiamato da Freud “in-conscio”, resta l’immigrato sul suolo della coscienza priva di ius soli per tutti:
è questo lo stato della Cultura (la Civiltà che abbiamo).
lunedì 26 ottobre 2020