Vedi ieri.
Ho già fatto osservare che le pecche ontologiche della dottrina trinitaria sono trasformate in satira da Dante al termine della Commedia:
in cui la relazione tra anelli viene rappresentata dagli sguardi reciproci simultanei (“iri da iri”), ma tali che essendo in tre possono solo essere strabici, innamoramento triadico.
Il passo al Diritto non è però ovvio, quello che ha il profitto innocente come punto finale dell’imputabilità.
mercoledì 17 giugno 2020