Frase di una paziente che, tornata dalla lockdown, constatava un movimento soddisfacente dei suoi pensieri cui non era mai stata avvezza:
“Ho l’inconscio che lavora bene”.
L’ho applaudita, senza perdermi a sottolineare che usava la parola “inconscio” come sostantivo, soggetto grammaticale,
né a prevedere che prima o poi avrebbe potuto dire “pensiero” invece di “inconscio”.
mercoledì 20 maggio 2020