La psicopatologia tende all’eternità, a partire dalla rimozione che ha come programma l’aggiornamento senza fine (domani-domani-…):
vero che il rimosso ritorna (ha i suoi diritti), ma non è mai attualità.
Se io fossi il Buondio farei attenzione alla concorrenza nell’eternità:
oltre alla concorrenza stessa rischierei di trovarmi in Cielo un manicomio generalizzato, senza che la morte abbia introdotto una discontinuità.
E d’altronde non potrebbe cedere il posto a Freud pur facendogli posto.
Ma perlomeno, l’incomprensibile eternità è diventata una questione pratica, trattabile.
lunedì 4 novembre 2019