Ho intitolato così gli articoli di venerdì e sabato-domenica:
il tempo è perso nella conservazione s-pensierata di errori senza vanto, vili nel significato vario della parola (vile è la rimozione, un’azione, non il rimosso).
Giornalismo cartaceo, televisivo, telematico, mi informano del tempo perso politico:
vorrei notizie, modernità:
quella cosiddetta si è data la laurea da sola.
Siamo sempre nel secondo Medio-evo:
ma perché non dirlo, che non può esserci modernità?
mercoledì 20 settembre 2017