Da liceali giudicavamo comico l’Inno di Mameli, con quell’“elmo di Scipio” che ci faceva ridere, insomma eravamo dei buoni cittadini abbastanza ben orientati:
oggi saremmo degli eretici dello Stato, con incremento della comica.
Poiché il pensiero è il legislatore del corpo nell’universo dei corpi – è questa verità a giustificare la psicoanalisi come cura del pensiero per mezzo del pensiero -, l’estensione del suo campo legislativo è maggiore di quella del limite legislativo dello Stato (ineludibile non per autolimitazione morale):
ci si auguri che la limitata testa di questo trovi stretto l’elmo di Scipio, e si auguri anche a Scipione che ogni tanto se lo togliesse per fare prendere aria al cervello.
L’umiliazione del pensiero non deriva dallo Stato magari totalitario, facciamo tutto noi.
Il pensiero legislativo tende a essere amico dello Stato sempre tentato dall’anarchia e dall’impotenza.
venerdì 14 luglio 2017