“L’uomo non è imputabile perché libero, è libero perché imputabile”:
aforisma che ho ricavato da un paragrafo di H. Kelsen.
Le sue implicazioni sono rilevanti:
siamo imputabili di essere suscettibili al panico, e di conseguenza di nuocere (non in-nocenza) per schiacciamento di persone (Torino tre giorni fa),
imputabili delle nostra brave emozioni:
ecco il pensiero, che non piace al non innocente.
mercoledì 7 giugno 2017