Mi è stato fatto osservare un mio errore (Una fragola al cuore, martedì 16 maggio), l’attribuzione a un autore, Sinclair Lewis, del racconto di cui ho fatto uso, mentre l’autore sempre americano è un altro, Erskine Caldwell, con il racconto intitolato The strawberry season (La stagione delle fragole):
all’epoca leggevo avidamente simili e dissimili autori, e sessant’anni di distanza temporale possono farmi da attenuante:
per il resto la narrazione della fragola sparata al cuore tra i seni della ragazza è la medesima, il mio ricordo l’ha soltanto prosciugata nei minimi termini prima ancora del mio passaggio a psicoanalista.
Più tempo invece mi è servito per rintracciare la morale della favola amorosa (innamoramento) nell’Iliade omerica, che già in antichi tempi correggeva le nostre illusioni amorose (“fate l’amore non fate la guerra”) dicendoci fattualmente “cominciate facendo l’amore finite facendo la guerra”.
Di tutto questo ho parlato venerdì scorso all’Università statale di Milano con il titolo Violenza all’olio, sullo scivolamento dall’amore alla guerra:
ho concluso sul quesito se allora conservare la parola “amore”.
lunedì 22 maggio 2017