“Test” – vedi ieri – significa prova, che però non significa dimostrazione:
non si tratta di dimostrare la natura che percepisco, né di dubitare della percezione sensoriale, ma di raddoppiare questa come percezione economica cioè del frutto:
“l’albero si giudica dai frutti” è il principio di una dottrina illimitata e alternativa a una millenaria teoria della conoscenza.
Il vino è il test o prova di realtà dell’acino, che il cane in vigna non conosce cioè non ne fa una materia prima per mezzo del pensiero come agente economico:
ecco la pecca del pensiero platonico, lo stesso per il quale l’amore è un miserabile figlio di miserabili:
non c’è amore ma solo affari amorosi.
La miseria allora è l’irrealtà della realtà, la miseria della pura natura detta “i poveri”:
la realtà del nostro mondo produce irrealtà, dunque attenzione al “realismo”!
De-testo ogni altro test:
che non odio cioè non gli riservo il mio tempo perché lo rinforzerei.
venerdì 21 aprile 2017