“O TEMPORES …”

Al liceo strafalcionavamo concionando “O tempores, o  mora!”, e anche i compagni più ignoranti capivano.

Oggi l’ignoranza è cambiata, non viene neppure in mente che c’è qualcosa da capire:
ma non è sbagliato, perché non viene in mente che c’è qualcosa da capere, prendere.

Non diversamente dalla percezione sensoriale, subordinata alla percezione economica.

giovedì 16 febbraio 2017

THINK!

Il contenuto è protetto!

Fino a nuovo avviso,

i testi proposti sul sito sono accessibili in sola lettura.

Grazie