In una buona conversazione con un neurologo ho avuto occasione di replicare che non ammetto la distinzione spirito/mente o psiche, inconscio e anima, ragione e cuore, c’è solo pensiero che ha vita attiva quanto passiva(-passionale anch’essa attiva):
ieri scrivevo che ha vita olfattiva e gustativa, due casi del giudizio.
Aggiungevo che queste distinzioni sono dei divide et impera, ma mi devo correggere:
oggi il comandare o dominare è una passione in via di decadenza, senza che si possa osservare che la democrazia ne è il sostituto:
qui c’è posto per il pensiero, principio singolare di civiltà.
giovedì 9 febbraio 2017