LAVORO DOMENICALE (NON SALARIATO)

Sabato domenica 17-18 dicembre 2016
in anno 160 post Freud amicum natum

 

Ho sempre pensato sabato o domenica non come giorno di non lavoro ma come giorno di lavoro non salariato:
in quanto tale, giorno del Signore al quale io come Signore “a sua immagine e somiglianza” dedico il mio tempo.

Si tratta del lavoro libero dal lavoro socialmente necessario come Marx chiamava il lavoro salariato:
nel giorno del Signore non sono socialmente dipendente:
è la dipendenza sociale a renderci servi (e psicotici).

Ho già fatto osservare che coloro che pregano hanno l’arroganza dell’infinita competenza di sapere sul Signore (il che la fa finita con la religione).

Ricordo che da bambino mi chiedevo se studiare di domenica contrastasse con il Dies dominicus:
il che documenta che almeno da bambino ero intelligente.

Il lavoro non salariato è il pensiero, possibile anche gli altri giorni:
devo riconoscere che nella storia gli ebrei hanno più sabati di quanto i cristiani abbiano domeniche.

Il pensiero è lavoro imprenditoriale, orientato all’avere partner per il profitto:
osservo che gli imprenditori non sono salariati:
peccato che i cristiani non abbiano considerato peccato il lavoro salariato domenicale.

 

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