La musica non significa nulla:
dove avevamo la testa?
Devo a Elena Benzoni l’informazione che lo diceva già Leonard Bernstein [1].
In un sussulto d’ingegno la Teologia alle corde potrebbe trasformarsi in Teomusicologia, trovando nella musica un ubi consistam di “Dio”:
scopiazzando S. Agostino potremmo inventarci che “in musicali homine est deus”:
l’ateo sarebbe solo uno che non ha orecchio, un debile musicale:
Great!
mercoledì 6 luglio 2016
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[1] Dvd “Il senso della musica”, 22 aprile 2016, l’Espresso.