La colpa – o delitto, o reato, o peccato – non ha nulla a che vedere con il senso di colpa:
inversamente, si compiono colpe per dare un senso a tale assurdo senso:
al senso di colpa si obbedisce come dei soldatini.
Tale senso non è diverso dall’angoscia, come segnale di una minaccia radicalmente diverso dalla paura:
le si obbedisce come dei soldatini, fino al massacro.
Gli psicoanalisti sapevano queste cose (che nella colpa si sta benissimo, che l’iniquo prospera, lo dice anche la Bibbia), ma poi hanno ceduto:
avevano un nuovo pensiero, anzi avevano il pensiero, ma non ci si sono affezionati.
Sì, il pensiero è una faccenda di affetto.
mercoledì 18 maggio 2016