Diagnosi di nevrosi (specialmente ossessiva).
L’ha fatta inconsapevolmente, e riflessivamente, Benedetto Croce nel 1942, in un momento di “melanconia” – quanto aveva ragione!, seconda diagnosi – allorché ha scritto il saggio “Perché non possiamo non dirci cristiani” [corsivo mio].
Insomma, “non possiamo non” è compulsione nevrotica promossa a un gradino superiore, cioè diventata Cultura, imperativa per tutti, e Coscienza cioè pensiero sottomesso alla Cultura.
Invece, io posso non …:
allora, forse poi posso cavarne del sugo:
la Religione è senza sugo, solo cinghia tirata (che non possiamo non tirare):
il proprio del cristianesimo è che o è sugo o è niente (“non possiamo non” è niente).
Io posso non, ma non è stato spontaneo, e c’è voluto lavoro e tempo.
Non ammetto che “La Cultura è grande”:
ma sono tollerante anche in questo, se si tratta di fare botteghino.
venerdì 18 dicembre 2015