NON FICCARE IL NASO

Sempre a proposito di potere – verbo, da cui ripartire per illuminare il poco potere politico e il potere della ricchezza –, osservo che lo psicoanalista non ficca il naso nelle interiora psichiche del paziente:
ha soltanto cura della sua rinuncia al potere (“rinuncia pulsionale” o Trieb-verzicht), a partire dalla rinuncia in cui consiste la rimozione (“non voglio pensarci”), nel contesto omologo della Cultura che ha sistematizzato per la generalità degli individui la medesima rinuncia (das Unbehagen in der Kultur).

Non ci ficca il naso, e lo distoglie dal ficcarcele, non lo interiorizza, anzi lo pubblicizza.

Ho ripetutamente illustrato il fatto che in due anni di vita il bambino perviene motu proprio all’atto universale e pubblico della frase:
motu proprio è una facile espressione latina che significa autorizzarsi da sé:
e guarda caso la psicoanalisi è una pratica dell’azione del parlare per qualcuno che si era involuto nel non riuscire più a pronunciare due frasi senza contraddirsi.

Ho lavorato alla Costituzione di un pensiero, un potere, di cui la suddetta pratica è solo un’applicazione.

lunedì 21 settembre 2015

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