Si è appena scritto molto (poi basta) in morte di Pietro Ingrao, forse più in morte, con tanta emozione:
penso che invece l’affetto sia un sentimento dei vivi:
con i morti io discuto sempre, all’occorrenza contestandoli come da vivi:
per esempio, gli obietterei di avere chiamato il Comunismo “la luna” (Volevo la luna).
Mi accontento di una sua citazione appena letta fuori contesto, ma che mi parla:
“[…] conglomerati oligarchici a base finanziaria proiettati nel campo del sapere”:
non so a che cosa si riferisse lui, ma la sua frase è buona per molto del campo del sapere – o presunto sapere – individuabile da me e molti.
É un passaggio in cui un Comunista non pratica la distinzione Cultura/Politica e Cultura/Economia così propria della “sinistra”.
mercoledì 30 settembre 2015