Una delle idee proposte in Università lunedì scorso (vedi martedì 14 aprile).
Sul momento Colombo non ha capito che cosa aveva scoperto, ma da lì a poco abbiamo realizzato che aveva scoperto la terra intera, per il riordino – geografico, geopolitico, commerciale – risultante dalla scoperta dell’America.
Noi abbiamo dovuto aspettare meno di Colombo per realizzare che Freud aveva scoperto il pensiero, il pensiero intero, e non una porzione di esso chiamata “inconscio” come la pancia dello spirito con le sue emozioni, il suo meteorismo, i suoi imbarazzi interiori-intestinali, le sue flatulenze, ossia l’idea più generale circolante sull’“inconscio”.
Lo psicoanalista non ne è l’internista, e il pensiero che lo pone in essere non è una specializzazione:
alla cura di questo pensiero si dedicano pochi genericisti, benché molti siano i chiamati (che chiamo “Amici del pensiero”).
“Pensiero” è il nome di un riordino risultante da una scoperta:
ma l’idea di un riordino è durata pochissimo, e costa caro tornare indietro da una scoperta o progresso (si chiama “regressione”), è peggio che prima di esserci arrivati (l’oscurantismo moderno è più grave del precedente).
Tutto ciò è a portata di mano in ogni analisi, e in ogni vita individuale, quando per un istante è avvenuto il reintegro di un pensiero rimosso:
si osserva la fretta di recedere dalla “minaccia” (?) di un riordino:
e siamo sempre qui.
giovedì 16 aprile 2015