Non voglio più sentire la parola “salvezza”, infernale se non significa salus implicante salute psichica cioè del pensiero.
Ma c’è un passo prima:
non la voglio più sentire se non significa soluzione all’angoscia, quella minaccia cui tutti obbediamo illogicamente, patologicamente, criminalmente, più che a un ricatto a mano armata, e che non concede spazio a quell’eroismo che peraltro ne uccide più che la spada.
La domanda giusta non è quella di San Paolo, “Dov’è o morte la tua vittoria?”, bensì “Dov’è o angoscia la tua vittoria?”
Sto per riparlarne a proposito di quell’Islam che ci fa sentire tanto francesemente eroici.
lunedì 12 gennaio 2015