UN ERGASTOLO ETERNO?

Sabato domenica 6-7 dicembre 2014
in anno 158 post Freud amicum natum

 

Quella della resurrezione dei morti, la contrapposizione della resurrezione alla morte, non è stata una buona idea:
e se poi ricominciasse tutto da capo?:
avremmo la resurrezione come ergastolo psicopatologico eterno, angoscia eterna, il peggiore degli inferni.

E’ appena tornato sull’argomento un dossier di Repubblica dal titolo “Comprarsi l’immortalità” [1], che informa sui miliardi di dollari investiti (sprecati) da miliardari americani su progetti per l’immortalità biologico-tecnologica:
meglio Paperone, che dall’alto dei suoi fantastiliardi sputava sui miliardi.

Ci conviene un pensiero, o soluzione, che l’abbia fatta finita con il timore della morte, anzi con il fantasma (o Teoria) dell’angoscia di morte:
poi potremmo anche parlare di offerta della resurrezione, possibile non necessaria.

La morte non è un pensiero (ciò è palese nel bambino, e non perché non sarebbe realista):
ce lo mette il suicida, ma non è un pensiero di morte bensì un attacco a qualcuno e tutti.

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[1] Venerdì 5 dicembre 2014, con articoli di Silvia Bencivelli e Vittorio Zucconi.

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