Il mio giudizio sull’Islam non è di valore, è tecnico:
non siamo parenti, né fratelli né cugini.
Anzi siamo estranei, senza associare a questa parola un connotato preliminarmente sfavorevole:
infatti, che cosa c’è di peggio dell’odio tra fratelli ossia parenti stretti?:
invece tra estranei non è escluso che possa accadere o riaccadere qualcosa.
Siamo soli, lasciamo l’Islam da solo, senza la comunione della favoletta puerile dei “tre anelli” (Lessing, Decamerone, Novellino), lasciamogli il monopolio di tutta la religione, tutta la vera religione, senza concorrenza né conflitto.
Io cristiano-papista non ho religione, né senso religioso (il senso è motorio non religioso):
non ho il Grande né il Piùgrande, come Freud d’altronde.
(continua)
giovedì 18 settembre 2014