Sabato domenica 20-21 settembre 2014
in anno 158 post Freud amicum natum
Il Profeta Mohammed, “Maometto”, ha semplicemente tratto la corretta conclusione dalla disastrosa classificazione di S. Agostino meno di due secoli prima:
che classificava il cristianesimo come religione (De vera religione):
da allora non ci sono più stati “santi che tengano”.
Maometto radicalizzava, come discepolo che supera il maestro, l’errore di Agostino, volendo giustamente che la religione per essere quella vera sia anzitutto quella pura:
nella Teoria di Maometto Dio-Allah è indeterminatissimo essendo connotato dall’indeterminatissima “grandezza”, mentre il cristianesimo come religione è una religione sporca:
sporca perché in esso la parola “Dio” non è che un nome per una terna di individui ciascuno con personalità propria e con relazioni distinte,
tanto più sporca in quanto il secondo individuo è e vuole essere per sempre un uomo a titolo pieno, e soddisfatto di esserlo perfino nel momento della morte (“consummatum est, tetélestai” cioè “è fatta!),
e ancora più sporca perché il suddetto secondo individuo, umano come ogni umano, è un pensatore a titolo pieno, a partire dal costituire un pensiero recisamente antiplatonico, dato che per Platone essere uomo è uno schifo, inferiore e insoddisfacibile.
Ciò che descrivo come “sporco” è ciò che esime il cristianesimo di ogni sentore di religione.
Prima che da Kant, l’operazione della “purezza” privativa era già stata compiuta da Maometto, modernità anticipata:
chapeau!
Comprendo che l’Islam condanni (a morte) l’apostasia, non potrebbe fare diversamente:
la “purezza” è tanto vacua che il musulmano non può neppure concepire l’apostasia da essa, dato che neppure può concepire a che cosa ha dato il suo assenso:
non si può recedere da un atto … mancato (non un lapsus che è un atto).
Dopo Agostino, Anselmo d’Aosta ha dedotto il nome “Dio” dal predicato “grandezza” (Proslogion), proprio come Maometto, e così è stato il primo cristiano islamico:
e lo hanno perfino canonizzato!, il che documenta che la celebre vigilanza cattolica sull’ortodossia non è poi stata sempre vigile.
É bene scoprire la purezza dei poveri, ricchi di una purezza privativa.