Scrivevo ieri (Il pesce islamico) che “Islam” significa “sottomissione”:
esso soddisfa la domanda più universale, che è domanda di sottomissione:
questa domanda è un’illusione che ha ancora un avvenire.
Premessa la domanda, siamo tutti predestinati a diventare musulmani, e questa predestinazione è il programma detto “Islam”:
senza possibilità di apostasia, e non anzitutto perché verremmo uccisi.
Io faccio eccezione perché premetto l’offerta, che genera la domanda:
l’offerta non contempla la predestinazione.
lunedì 15 settembre 2014