MACCHINOSO NON INGEGNOSO

Sogna di avere parcheggiato l’auto nel giardino antistante la sua casa, per ritrovarla il mattino successivo sostituita da un’altra di minor pregio parcheggiata sul muso, sorretta in tale posizione improbabile da un muretto antistante.

Il pensiero del sogno non è quello di un furto (nessun ladro agirebbe così), bensì di uno scherzo pregiudizievole anche per il suo autore, donde il giudizio del sogno:
“macchinoso non ingegnoso”, una diagnosi cioè un giudizio.

É il giudizio che il trauma patogeno merita, una Teoria d’accatto (vedi le quattro Teorie che menziono sempre), che tuttavia si apre carognamente un varco incarognendo.

É il caso del “Diavolo”, che è uno stupido, non fa né pentole né coperchi, e trova soluzione al suo problema nell’istupidire l’universo (Cultura della stupidità, molto progredita con effetti diseconomici generali):
ecco l’errore dei non credenti che si accontentano di dire che il “Diavolo” non esiste, continuando però a pensare che se esistesse sarebbe intelligente:
gli irreligiosi sono religiosi come tutti gli altri, salvo sofisticare che non ci credono.

“Stupido” è il predicato essenziale dell’essere che semplicemente “è”, che non si giudica dai suoi frutti:
la più stupida delle frasi è “Voglio essere amato per quello che sono”, che è la frase dello schizofrenico, da Kraepelin chiamato “demente” anziché “stupido” (Freud diceva “Narciso”).

Questa nota può servire all’argomento delle psicosi, pazzi d’amore:
ma l’amore non c’entra, come ha ben detto il lapsus che ho appena sentito “Pazzi d’umore”, poco affettivi ma molto emotivi.

giovedì 8 maggio 2014

THINK!

Il contenuto è protetto!

Fino a nuovo avviso,

i testi proposti sul sito sono accessibili in sola lettura.

Grazie