L’AIDS PERVERSO

Il perverso non sostiene – almeno in prima istanza – un’idea falsa, ma attacca la prima difesa del pensiero, il principio di non contraddizione, che non ammette “o questa o quella per me pari sono” (Rigoletto) nella sua forma peggiorata e buona per tutte le stagioni “o questo o quello per me pari sono”.

Ossia, mentre il principio di non contraddizione enuncia

A non è non-A,

invece la perversione enuncia non che

A è non-A

bensì che

A e non-A,

compagni di banco, siamo tutti amici!

Il virus, autentico retro-virus, è l’amore, cadono le difese, immunodeficienza (“I love you”).

“Lucciole per lanterne” è un detto nevrotico, difesa inadeguata perché concede che c’è qualcosa in comune, la luce:

ma la perversione esclude il comune (il Simbolico esclude il Diritto, ma non ricomincio).

venerdì 11 aprile 2014

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