Ripeto (vedi venerdì 28 febbraio) che finché Sanremo sarà la brutta canzone dell’amore come innamoramento, non c’è speranza per la politica:
tutto sta nella connessione dei due piani in uno solo, reale.
Idem finché in politica ricorrerà la parola “sogno”.
martedì 4 marzo 2014