Due articoli recenti mi aprono la strada a una connessione insolita se non impensata – potere e mistica – che iniziavo già a coltivare [1].
Premetto che più grandi le dimensioni considerate, più grandi le possibilità del pensiero (sempre individuale) di orientarsi, di venire a capo:
“piccolo è bello” non è né vero né bello:
qualche decennio fa si trattava di Linus e Mafalda, che hanno inquinato soprattutto la “sinistra”.
L’ articolo di Galli della Loggia consiglio di cercarlo, io ne citerò soltanto delle espressioni:
“Un dato reale: nel Paese esistono ruoli, gruppi sociali e interessi assolutamente decisivi […] che nessun attore politico ha il coraggio di colpire”.
“È il blocco burocratico-corporativo, collegato a quei settori, economici o non, strettamente dipendenti da una qualche rendita di posizione (dai taxi alle autostrade, agli ordini professionali, alle grandi imprese appaltatrici, alle telecomunicazioni), Consiglio di Stato, Tar, Corte dei conti, Authority, alta burocrazia (direttori generali, capigabinetto, capi degli uffici legislativi), altissimi funzionari delle segreterie degli organi costituzionali (Presidenza della repubblica, della Camera e del Senato), vertici di gran parte delle fondazioni bancarie, i membri dei Cda delle oltre ventimila Spa a partecipazione pubblica: sono questi il nucleo del blocco burocratico-corporativo […], collegamento con l’attività dei grandi interessi protetti”.
“È un blocco formidabile, accentrato nel cuore dello Stato e della macchina pubblica”.
Eccetera, si legga l’articolo, segnalo ancora parole descrittive del blocco:
“inerziale”, “impedire”, “intimidazione”, “subalternità” (della rappresentanza politica alla sfera amministrativa), “stasi”.
Non posso non pensare a “E adesso pover’uomo?” (Kleiner Mann, was nun?”) di Hans Fallada 1932, che ho citato diverse volte ma in contrasto con la tendenza melanconica della questione.
Continuerò, mostrando implicata in tanto non-senso, non-meta, non-potere, la “mistica”, dolce verginale paroletta.
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[1] Essi sono:
Ernesto Galli della Loggia, Qual’ è il vero potere forte, Corriere venerdì 24 gennaio, cui vedo seguire: Carlo Bastasin, Quel liquido amniotico che avvolge l’economia, Sole-24 Ore Domenica 26 gennaio;
e: Carlo Ossola, Come ritornare al sapere mistico [su Michel de Certeau], Sole 24 Ore Domenica 19 gennaio. Vi si cita Michel de Certeau Politica e mistica: questioni di storia religiosa, Jaca Book, Milano 1975 (mi piace ricordare che ero io a farlo pubblicare).
lunedì 27 gennaio 2014