Alcuni si sono dedicati a difendere la psicoanalisi, e hanno sbagliato:
ciò perché la psicoanalisi stessa è difesa, e non deve venire difesa.
Le difesa è la facoltà o competenza individuale a sostenere una conclusione o meta (alla laurea si dice correttamente che viene difesa una tesi), e nessuna legislazione deve sovra-porsi a questa competenza autorizzandola:
l’autorizzazione procede dalla competenza stessa che come tale è legislatrice prima di ogni legislazione (l’abusata parola “Diritti” dovrebbe riferirsi anzitutto a questa competenza):
siamo ben oltre la difesa costituzionale della libertà di espressione.
La psicoanalisi è un esempio (unico?) di alleanza come difesa di questa difesa, sotto il concetto di “principio di piacere” che è un principio intellettuale (indipendente dall’età).
Freud ha poi individuato e descritto difese (per prima la rimozione) che sono poco … difese, inoltre collaborano con l’offesa.
Nella patologia sono cadute le difese, non meno che nella Civiltà.
Gli psicoanalisti sono o dovrebbero essere alleati della difesa, integra o malmessa:
questa alleanza non è legislabile perché è già legislativa.
Nella Questione dell’analisi laica Freud ha difeso la competenza individuale di difesa esercitata con i mezzi disponibili a tutti (discorrere), non soggetti a legislazione se non in un totalitarismo non ancora realizzato al mondo:
la “Legge Ossicini” contiene, in parva nuce, questo totalitarismo nemico della Civiltà:
del resto, non è forse una “virtù” tutta italiana quella di aver dato i natali al Fascismo?
venerdì 21 giugno 2013