Per il prossimo Simposio della “Società Amici del Pensiero”, sabato 18 maggio, è già presente sul Sito apposito il testo introduttivo (leggi) di Maria Delia Contri:
Una “lunga promessa con l’attender corto”
L’inganno dell’aldilà del pensiero
Lo trovo un testo straordinario, tanto da farmi rinunciare ad associargliene uno mio come avrei dovuto, limitandomi a partire da esso come altri che interverranno.
Approfitto delle parole per correggermi, lasciando cadere “straordinario” per “ordinario” (da ordine, ordinamento):
il comune disturbo sta nell’essere ipo-ordinari come si dice ipo-dotati:
quello della “marcia in più” è un pensiero patologico (“narcisistico”) per dissimulare il fatto che abbiamo normali marce in meno (inibizione in quanto del pensiero), quelle marce che nell’uomo sono il top della natura detto pensiero, senza alcun top del pensiero.
Si tratta di nevrosi sub perversione, nei nostri giorni come nei millenni, nell’ontogenesi come nella filogenesi:
ecco l’orientamento dello psicoanalista, cioè di quel terapeuta o medico che è lo psicoanalista a differenza da ogni altro terapeuta.
lunedì 6 maggio 2013