KABOBO: “TRATTA IL PROSSIMO TUO …”. SAGOME E PICCONI

Kabobo ha trattato come sagome quelli che ha incontrato (legge della guerra o del tiro a segno, in cui non ci sono che sagome), e come tali li ha uccisi o feriti con il piccone.

Ha agito da logico ugualitario:
non potendo lui passare da extracomunitario a comunitario ha trattato tutti da extracomunitari come lui (una sagoma), cioè ha applicato la massima:
tratta il prossimo tuo come te stesso, senza alcuna cittadinanza linguistica della parola “amore”.

La parola “amore” fa qui un sussulto:
affinché essa abbia cittadinanza linguistica (fino alla massima “ama il prossimo tuo eccetera”), occorre la cittadinanza (concetto giuridico) del prossimo, cosa che i predicatori dell’amore (che è un trattamento) ignorano:
fino a essere faciloni sulla cittadinanza:
mi accontento di dirla così, i morti di fame non sono cittadini anche se figurano all’anagrafe.

Quale è la soglia economica della cittadinanza?:
da tempo definisco giuste le leggi con copertura economica.

Domanda politica:
è di “sinistra” ciò che dico?

PS

Tutti gli psicotici sono extracomunitari, ma non tutti gli extracomunitari sono psicotici.

martedì 14 maggio 2013

 

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