OSSIMORO OMICIDA

Non esistono poveri buoni:
anzi questo è un ossimoro e di durata millenaria (il “buon popolo” di “Dio”, Poverodio):
guardatevi le spalle, non dico dai poveri, ma da quelli che offendete trattandoli con questo ossimoro.

Nulla offende di più della contraddizione:
non offendete i poveri chiamandoli “buoni”, nulla è più imperdonabile della contraddizione (Aristotele non lo aveva pensato, ossia che la logica è etica).

I poveri sono dei bastardi come i personaggi di Sergio Leone, che quando hanno un po’ di iniziativa lo fanno per un pugno di dollari, mentre gli altri neanche questo ma sono ugualmente bastardi.

I poveri non sono amabili:
non si può amare i poveri (che in quanto tali sono anche brutti), se non mettendo a disposizione (non specialmente a loro disposizione) un modo di produzione, che è produzione di beni cioè di ricchezza.

Nel suo “piccolo”, e nella sua singolarità, la psicoanalisi ama perché offre un modo di produzione contro quella produzione di povertà che è la psicopatologia.

giovedì 4 aprile 2013

 

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