É il massimo e più diffuso imperativo umano.
La sua fenomenologia è tanto vasta che lascio ad altri scriverne il Trattato.
Di questa frase c’è militanza.
Si osserva che essa si rivolge nella sua astrattezza all’intero universo.
Dapprima la si ha, dopo la si è.
L’ha formulata al meglio Kierkegaard, “Io non inizio mai!”, o anche “Non vengo mai!”
É perfino ridicola, e per questo si inventa un dramma purchessia per darle dignità.
Il Tribunale Freud tratta la frase come imputato, ossia ce ne libera.
giovedì 14 marzo 2013