[Precede l’articolo di ieri, Il big bang del pensiero.]
Naturalmente la nevrosi non la consiglio a nessuno, ma è inutile dirlo perché in ogni caso il nostro essere è con-forme alla nevrosi:
dico “essere”, ecco perché imputo di ignoranza colpevole quasi l’intera storia della filosofia, e anche quella figura culturale che conveniamo di chiamare “coscienza”.
Freud è il primo filosofo che ha proposto questo sapere dell’essere, e naturalmente la cosa non è piaciuta:
filosofia e religione non amano sapere la nevrosi, che è una variante del pensiero prima che una patologia.
Nella mia non breve carriera di psicoanalista ho sbagliato ogni volta che ho accettato un nuovo paziente senza esigere prima un sufficiente riconoscimento della sua nevrosi.
Infatti è dalla nevrosi che tutti prendono le mosse, cioè la nevrosi con-pone la legge di moto di ogni essere umano, ossia non conosciamo l’umano che nella forma della nevrosi.
Il cervello può essere parkinsoniano o alzheimeriano, ma non c’è cervello nevrotico, il nevrone non è nevrotico:
però è disponibile anche a servire la nevrosi, come pure le Teorie che parassitano il pensiero:
se pensasse il cervello si metterebbe in sciopero, oppure andrebbe in analisi.
La nevrosi ha inizio nel big bang del pensiero.
giovedì 21 febbraio 2013