Questo titolo corregge l’errore millenario sull’amore:
l’errore è la Teoria per cui si coniugano perché si amano, cioè un presupposto oscuro e con esito solitamente tristo nonché dannoso.
Il coniugio di cui parlo è quello facilmente intelligibile a ogni socio di una Società:
due o più soggetti sono partner per un profitto:
la materia del profitto è variabile quanto possibile, e questa distinzione tra materie è la prima via di soluzione economica nella società:
ma questa idea societaria dell’amore è sempre stata esclusa.
Più volte ho fatto osservare che questa idea societaria dell’amore è rimasta sì pensabile nella nostra Cultura, ma solo a condizione dell’apologia di reato:
infatti è nell’associazione per delinquere che Diabolik e Eva Kant, Bonnie e Clyde, i coniugi Ténardier, Gambadilegno e Trudy si amano.
Ogni coniugio, matrimonio compreso, se lo è è di convenienza:
c’è sovranità in questo.
La fedeltà non è anzitutto all’alcova ma al patto, che la lingua francese chiama giustamente alliance.
Con una parola freudiana l’innamoramento è sempre narcisistico, in cui l’altro non esiste neppure se esiste come oggetto sensibile:
ciò significa che il sensibile non basta al reale.
Sull’amore, e non solo su questo, la politica è tutta una grosse Koalition.
giovedì 28 febbraio 2013