Il mio titolo di ieri – Ha vinto l’impotenza – non era affatto intriso (?) di lacrime:
l’impotenza è anzitutto una scoperta, anzitutto se è completa cioè se è scoperta dell’uguale impotenza che c’è nello strapotere e nell’impotere.
Ricordo le tre impossibilità di Freud, tra le quali l’impossibilità di governare (come pure di educare e di psicoanalizzare), che sono una buona notizia nonché scoperta.
Lo dico da tempo:
può esserci Governo al 5% al massimo, il resto della politica lo fa l’individuo nella vita quotidiana (quotidiana non “privata”).
Le disquisizioni liberali sullo Stato (più o meno Stato) riguardano quel 5%, non di più e solo perché non può esserci di più.
Potere è pensiero:
l’impotenza è del pensiero abdicante, del che la sociologia e la psicologia non si sono neppure mai accorte.
mercoledì 27 febbraio 2013