I “MITI”

Sabato domenica 26-27 gennaio 2013
in anno 156 post Freud amicum natum

 

Che i miti siano dei bonaccioni è soltanto un … mito, e slavato.

[ormai è domenica avanzata: mi è mancato il tempo di terminare questo articolo.]

Tale mito esiste solo nelle nostre illusioni morali offensive intorno ai “semplici”, un predicato dell’ignoranza sui bambini e sul “popolo”:
non c’è semplicità del bambino bensì ingenuità, parola che designa la mancanza di difesa (giudizio) rispetto all’inganno intellettuale, cioè la disposizione a venire ammalato.

Ho preso questa parola dal discorso detto “della montagna”, che la presceglie per denominare coloro che ereditano (“Beati i miti perché erediteranno la terra”):
chi vorrà terminare questo articolo  dovrà costruire il concetto “mite” come quello di non-violenza in ordine all’acquisizione del possesso legittimo (eredità), ossia senza furto, omicidio, menzogna, aggressione (che non è l’ “aggressività” degli psicologi).

 

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