QUI NON É LOURDES

Con “qui” intendo il mio studio professionale.

Un mio paziente “credente”, guarito da un sintomo ossessivo tanto asfissiante quanto ridicolo, ha ringraziato sia me che il Signore Iddio:
non gliel’ho lasciata passare, non perché volessi privare il suddetto Signore della sua quota-parte.

Gli ho opposto che la guarigione è un’opera squisitamente umana quanto quella dalla polmonite grazie agli antibiotici, umana come lo è anche la psicopatogenesi:
dire ciò a titolo di verità è importante anzi  decisivo, perché è introdurre nella patologia un’aria di verità che la trascende:
la psicoanalisi fa passare la scienza a verità soggettivandola (significa farne titolare il soggetto, niente “soggettivismo”).

Ho fatto opposizione alla sua Teoria miracolistica (da includere nella mia Galleria di ieri), perché faceva parte del suo fondamento psicopatologico:
infatti conosco  un fanatico religioso arrivato perfino a ringraziare “Dio” per la sua molteplice patologia, qualcosa come le stimmate:
lo ringrazierebbe anche per avergliele tolte nella sua imperscrutabile volontà di bene.

Anche il Signore Iddio ne sarebbe seccato constatando che il fanatismo se ne infischia di lui, essendo il medesimo di quando si crede di rintracciare la causalità psichica nella costituzione neurobiologica:
anche questa è una Teoria religiosa, “secolarizzata” cioè surgelata affinché duri in eterno, Dio&Neurone SpA.

venerdì 16 novembre 2012

 

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