Nella copertina dell’ultimo Sette del Corriere 26 ottobre, figura una splendida Kate Moss:
è “la bella quarantenne” (felice espressione di Crepax), e resto dell’idea che prima una donna è soltanto in prova (gli uomini, invece, raramente entrano in prova, e ciò non li favorisce).
Nel servizio collegato alla copertina lei viene presentata come bad girl, e poiché non la conosco non posso sapere se questo sia anche il suo pensiero aldilà dell’imago giornalistico-promozionale, e le auguro di no:
ho visto troppi bad diventare dei banali, e per Kate Moss mi spiacerebbe perché mi piace.
Si tratta di una Teoria tra altre, un po’ di carnevale come pensavano i genitori borghesi dei loro rampolli sessantottini-e che rompevano le vetrine e cozzavano con la polizia, uno stage di marxismo-leninismo non potrà che fargli bene:
insomma la vita normale è tran tran, normale ma stucchevole, equilibrio, e allora ci si mette un po’ di squilibrio, bad girl come eccezione all’equilibrio, un po’ di droga comportamentale ed emotiva, robetta e roba vecchia.
Il massimo dell’equilibrio è la schizofrenia catatonica:
l’equilibrio non è ordine ma tende al disordine, al bad.
Io mi considero uno squilibrato quotidiano perché ogni giorno squilibro il piccolo mondo antico-equilibrato, senza pensarmi bad boy:
l’acquisizione di una nuova idea è l’esempio primo di squilibrio normale, di normalità come squilibrio nell’iniziativa cioè del moto quando c’è moto:
a muoversi per primo è il pensiero.
La Teoria dell’equilibrio è vecchia e dell’uomo vecchio, anche come Teoria economica, anzi è una Teoria economica generale riguardante la stessa vita personale:
uno dei nomi della catatonia è “eternità”, Poverodio senza moto-tempo-lavoro.
martedì 30 ottobre 2012