Frase di Mussolini nel luglio 1943 mentre gli Alleati sbarcavano in Sicilia.
Lui non c’è riuscito, ma noi nella civiltà siamo stati universalmente fermati sul bagnasciuga dei sessi, e proprio quando già da bambini avevamo ottimi e pacifici vascelli per sbarcare.
Ne prendo spunto per avviare un nuovo capitolo, che finora ho appena sfiorato a proposito dell’orgasmo femminile e della “Candida rosa” dantesca.
Inizio dall’osservazione che l’orgasmo resta l’indubbio prototipo dell’estasi, in modo trasparente nella mistica a condizione de separare l’estasi della vita umana dalla sola vita dell’anima con “Dio”:
in ultima analisi il fondamento dell’anima è l’orgasmo, perché è solo in questa esperienza celestiale che l’“anima” si fa viva.
Per ora dico soltanto che ho da ridire sulla credenza comune e culturale che l’estasi orgastica sia essenzialmente femminile, idea solitamente rappresentata, benché laicamente, nelle scene erotiche del cinema, con passività estatica della donna e attività servizievole dell’uomo:
è già qualcosa, ma non mi basta per rispondere alla domanda “A che cosa serve un uomo?”
Ci sarà un seguito a proposito del pensiero alto detto anche “Cielo”.
martedì 11 settembre 2012