DEFAULT DEL POTERE

Le descrizione di ieri ricorda noi nelle nostre patologie, noi le cui soluzioni rigenerano i problemi di cui si volevano soluzioni:
trova conferma la costatazione freudiana che nell’individuo si compendia il legame sociale collettivo.

La mia osservazione di ieri sui capponi di Renzo ai massimo livelli, parla di default del governo (anzi dei governi, non particolarmente di questo), non anzitutto dell’economia:
assistiamo all’impotenza perfino comica dei “potenti” (non si tratta di disaffezione della gente dalla politica).

Vediamo il nostro io straccione al governo:
avverso da sempre l’idea che l’io sia in sè straccione, dico solo che può esserlo:
ma l’io straccione non è di classe, anzi proprio … non ha classe (può avere imparato le buone maniere).

I nostri governi non stanno risolvendo nulla, però esercitano almeno la loro vocazione minima, quella di tenere insieme un legame sociale collettivo tenue e friabile (li paghiamo solo per questo).

Di fronte alla crisi, perché non dire il rosario? (non è la mia soluzione), dato che in fondo la valle di lacrime rimane la stessa.

mercoledì 11 aprile 2012

 

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