[Proseguo l’articolo di ieri, che ho dovuto interrompere.]
Gliela abbiamo fatta!, a chi?:
all’umanità intera, corrompendo allo scopo anche il nocciolo cristiano.
Riprendo Citati:
“la vera filosofia sta al di sopra della filosofia razionale, il piccolo contiene una saggezza profondissima e ineffabile”:
quando “profondo” non significa fondamento, e per di più è decorato dal kitsch dell’“ineffabile”, dovete controllare se avete ancora il portafogli.
Non c’è una “vera” filosofia sopra la razionale, c’è solo una filosofia razionale censurata da una filosofia che si è amputata di certe patenti di razionalità:
a partire da quella immanente al fatto che (lo ripeto ancora) a due anni di vita abbiamo già battuto Mozart due volte;
che è la razionalità iniziale della medesima famiglia di quei prodigi di logica e retorica coniugate che sono lapsus, motto di spirito, sogno;
che è la medesima famiglia di elaborazioni opera dell’io, tra le quali i sintomi, ma anche le formazioni o tipologie della diagnostica psicopatologica.
Questi sono esempi di “gigli del campo”, non natura ma cultura, o coltivazione individuale precedente la Cultura:
il conflitto umano è una guerra contro questo ordine di precedenza.
“Avergliela fatta” intellettualmente è la condizione del crescente divario di classe, che ha impensierito perfino Warren Buffett:
non lo conosco ma penso che sia un uomo onesto, per quanto si può esserlo come Warren Buffett:
ma per quanto possa esserlo, egli non può pensare che tutto comincia dalla frase detta ai bambini “Certe cose non si pensano nemmeno!”, cioè da una Cultura che proibisce il colto, da una Scienza che proibisce la sede individuale del sapere.
Qui abbiamo a che fare anche con la politica dei Governi e con la “crisi”, e con una Università che non sia l’attuale Politecnico nazionale e mondiale (insomma, non esiste Università).
Quei bravi “piccoli”, o “umili”, o “miti” del Vangeli li ha scoperti Freud con la sua rivoluzione della ragione.
giovedì 15 marzo 2012