La male-dizione sul lavoro è antica (Platone), e A. Manzoni l’ha attualizzata nel celebre “vile meccanico!” che inaugura lo stupido duello omicida dei Promessi, Capitolo 4.
“Vile meccanico!” è l’umiliazione-base dell’intelletto, collettiva fin dal’infanzia, non ci sono altre umiliazioni:
su questa base sorgono poi le patologie, e le menzogne culturalmente organizzate.
L’attacco all’umanità è “Ma che cosa vuoi capire?”
“Vile meccanico” non è una descrizione ma un predicato a priori proiettato sui lavoratori da un discorso:
lo chiamo il Discorso del deodorante (già platonico), che premette come dogma un’idea patologica, ossia che l’odore naturale del corpo è sgradevole, “vile odore”, il che è falso:
gli stessi profumi, quando sono usati come profumi e non come deodoranti, sono accompagnamenti della gradevole ad-olescenza dei corpi:
ma tant’è, in TV prevale la pubblicità dei deodoranti, platonismo di massa.
Ma questo è un argomento sul quale non ho fretta:
persi alcuni millenni nella filogenesi, posso permettermi qualche mese nell’ontogenesi.
martedì 28 febbraio 2012