“L’ANGELO INCARNATO” DI LEONARDO

Sullo sfondo dell’articolo di ieri, in cui dicevo che uomo e donna sono artificio e non natura, si veda o riveda la figura di oggi, quella dell’“Angelo incarnato” di Leonardo:

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1513-1515, Louvre

Ancora una volta ci si informi da Google, anche a proposito della gioia della Regina Vittoria a vedersi liberata dell’imbarazzante prezioso, affascinante misterioso conturbante abominevole sconcertante perturbante! wow! tutti americani! wow!

Qui Leonardo è semplicemente moderno:
in questo disegno non è poi importante che Leonardo fosse omosessuale e che Salai, nome di un diavoletto risalente al Pulci, fosse suo amante, e così via con Monna Lisa, la Monna Lisa nuda, e magari la Madonna, eccetera.

Ha detto lo scopritore di questo anzi questi disegni leonardeschi, Carlo Pedretti, esperto mondiale di Leonardo:
“Giuste e doverose le interpretazioni psicoanalitiche, ma penso che questa volta il Maestro avesse anche una gran voglia di divertirsi”:
proprio quello che pensavo anch’io, ossia che avesse voglia di dire la sua (come Michelangelo).

Infatti, a fronte della permanente sciocchezza umana, che propone il sesso come attraente in basso o in alto, replica che non esistono eccitamenti naturali ma solo eccitamenti ossia umani e solo umani, artificio e non natura, e che i sessi li servono con il gusto dell’effimero magari ripetuto e chèri, ma non li causano:
lo dice comicamente lo splendido c…one dell’Angelo, wow!, e l’espressione del viso, e il braccio, e l’ascella, e il cenno di seno femminile, e … e … wow!, ci manca solo la f… wow! wow!

Quanto all’interpretazione psicoanalitica, Carlo Pedretti non poteva sapere che lo è ciò che ho appena scritto.

venerdì 17 febbraio 2012

 

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