La festa di Halloween andrebbe riformata, intagliando tante zucche illuminate quanti sono i tipi di Gollum (non molti), con le loro varianti.
Gollum è l’uomo dell’oggetto (opportunamente un anello), ossia l’uomo dell’amore dell’oggetto (“amorrre mio!”, “tesssoro mio!”), l’uomo patologico iniziante come nevrotico:
tutta la nosografia, ma anche la civiltà, è Gollum, con qualche eccezione.
Tolkien ha completato la storia della letteratura.
Nell’oggetto, Gollum non ama nessuno eccetto l’oggetto, appunto nessuno.
È l’uomo centrato sulla proprietà dell’oggetto.
L’oggetto-anello non si presta a elaborazione, è indistruttibile, meglio ancora è solo distruttibile.
C’è poi un’informazione supplementare, che Gollum ha tra i 570 e i 600 anni:
tanto ci vuole per la costruzione di una patologia, l’esposizione di un caso è un capitolo di storia, e non di storia famigliare.
martedì 6 dicembre 2011