A dieci anni il bambino è già un veterano:
poi, ogni volta che sarà ancora dura, sarà un replay con remake.
Questa del bambino veterano è una semplice verità osservativa di Freud, che tutta la Cultura e la Psicologia ha negato con cecità colpevole.
Allorché Freud fa tecnicamente propria la frase evangelica “se non tornerete come bambini …”, mostra di avere un semplice sapere storico e realistico.
Già prima dei dieci anni, tra i cinque e i sei, il bambino era perfettamente equipaggiato per la vita:
1° legge di moto universale detta anche “pulsione”,
2° legge coniugale non meno universale detta anche “Edipo”, una legge di cui i genitori sono stati le “navi scuola” (non solo i genitori, anche altri adulti):
questa rimanda l’eventuale e contingente performance sessuale a quell’incremento dell’equipaggiamento biologico (quello legale c’era già) che è opportunamente chiamato “ad-olescenza” per connotazione olfattiva.
Entro i dieci anni il veteranismo si farà drammatico perché questa duplice legalità (già civile, priva di qualsiasi animalità e tantomeno selvaggità) verrà variamente smantellata, ed è di questo smantellamento che ci sarà ripetizione automatica cioè replay con remake, il che verifichiamo a ogni piè sospinto.
La definizione dell’uomo come “animale politico” (zòon politikòn) deriva da questo smantellamento oscurandolo:
così come l’antigonismo, che non sa più come uomini e donne si potrebbero combinare nella Civiltà (Hegel).
In Tribunale dei Minori come ovunque (scuola, ma anche psicologia e psicoterapia), si continua a ignorare il bambino come veterano.
giovedì 28 aprile 2011