MEDIOEVO ATTUALE E FUTURO

Continuo a leggere due e più giornali al giorno, ascolto i telegiornali e i talk show politici, ma ormai sbadiglio di governo e opposizione, vecchio mondo, uomo vecchio (1° 2° 3° 4°).

Non è che le masse sono disamorate della politica, è che non c’è politica di cui amorarsi come non c’è pensiero.

Che non c’è pensiero – meglio: che non ci deve essere pensiero – è la lezione unica della Psicologia sempre più colonizzata dall’ideologia neuroscientifica.

Dato l’inizio del nuovo Medioevo in senso illuminista (secoli bui, oscurantismo) press’a poco a metà Novecento, quando si è iniziato a negare la definitiva inaugurazione della Modernità a opera di Freud:
colui che anche nel pensare male ravvisava un atto dell’io cioè imputabilità, ossia che c’è sempre mobilitazione anche nella fissazione, inibizione, coazione, perversione, catatonia, in tutte le loro forme cliniche così come civili o discorsive.

Anche nel peggio, l’io è sempre una risorsa, e negarla è il nuovo oscurantismo.

Ripeto da anni che la Modernità tarda, e per mostrare i miei colori nel suo senso sto cercando di fomentare una Società di Amici del Pensiero:
che è un programma non previsto dalla Divina Provvidenza, semplicemente perché essa non provvede(-pensa) a ciò cui spetta a noi provvedere(-pensare).

giovedì 14 aprile 2011

 

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