L’OCCULTISMO, OVVERO L’ O.F.

Ho appena detto del Mistero che siglo O. F., vedi ieri.

É stupefacente questo nulla intorno a cui gira l’universo come in un eterno tolemaismo.

“Pensiero” è il nome stesso della trascendenza e della moralità − traduco così la tedesca Sittlichkeit −, che può essere morale o immorale, e quando è immorale è oscena e feroce ossia i due attributi della censura.

Nella mia moralità io non vado “a donne”, e non ho il minimo interesse pre-costituito per l’orgasmo mio o altrui, benché possa accadere che … cosa?

Il pensiero ha vita come un organo, meglio un apparato, meglio ancora un dispositivo non automatico:
come si dice per esempio “dispositivo della sentenza”, in cui logica e libero convincimento si coniugano non automaticamente.

Come un organo esso è sensibile, può venire ferito o offeso, conosce angoscia oppure soddisfazione e pace:
la “bile nera” d’altri e lontani tempi era un nome della vita patologica di questo organo, che ha … cervello quando non è debilitato.

La sua trascendenza-moralità sta nell’essere, per il meglio o il peggio, in quanto fonte o recettore d’altre fonti, legislazione del movimento del corpo, e come tale non solo ha ma è vita:
la disgiunzione, sotto pretesto di congiunzione, vita-e-pensiero, prima o poi si farà offensiva fino a omicida, sogghignante eutanasia-prima di “La Vita”, come “L’Amore”, “La Donna”, “La Madre”, “Il Bene”, “Il Sacro”:
una eutanasìa implicita all’anima, per salvare la quale in altri tempi si è fatta molta tanasìa.

Verrebbe da allearsi con Dio che in tanto Assoluto è lo sconfitto:
ecco perché apprezzo John Doe, che è una Teologia implicante un Dio che conta meno del due di picche, perché contano solo le Alte Sfere o gli Ideali, che lo trattano come un disoccupato di lusso, il quale può fare tutti gli sfracelli che vuole, anche determinare il destino degli uomini con la sua agenda mistica.

Il pensiero ci casca, in qualsiasi occulto pensiero, specialmente nell’O.F.

Sfugge la relazione tra tanto misticismo e la nostra vita quotidiana, o i “segreti” di Pulcinella “rivelati” da Wikileaks (martedì 30 novembre) cioè che  “lassù” qualcuno gode.

Ça jouit” sardonizzava J. Lacan, insomma l’afféde (sabato-domenica 4-5 dicembre) cioè che la fede è un sostituto del pensiero perché il pensiero è debile.

La perversione fa credere che gode.

PS

A quel nulla tolemaico si riconduce perfino il deus sive natura spinoziano, che è solo una definizione ontologica del Mistero, occultismo (ma questo non lo capisce nessuno).

lunedì 13 dicembre 2010

 

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