É il Partito avente come slogan un detto antico e di incerta attribuzione:“Dio rende stupidi [da: stupore] coloro che vuole perdere”,
lat. “Deus amentat quos vult perdere”, che figura in molte lingue.
Il PdD è il Partito di un tale “Dio”, trasversale e mondiale in ogni lingua.
É per esempio il Partito che produce gli acquirenti dei mutui taroccati americani, o il Partito delle Facoltà di Psicologia (vedi Marx con Marx: moralità come pensiero economico, mercoledì 8 dicembre), eccetera, la lista è lunga e completabile da chiunque non sia stato del tutto indementito o amentato:
in ultima analisi smentito, s-mentato, o la perversione.
Nell’attuale situazione italiana, il PdD non cesserà con la caduta dell’attuale Governo, anzi è più che mai vigile ad assicurarsi la continuità nella discontinuità.
No pasaràn?, ma sì Dolores!, pasaràn, pasaràn, ma sto sbagliando il tempo del verbo come lo hai sbagliato tu:
sono già passati, e quelli che pasaràn ne sono solo gli avatar:
e questo è il sapere che può renderci forti, se li riconosciamo prima di eventualmente combattere.
É il “Dio” dell’afféde, della diseconomia psichica(-intellettuale) e materiale.
venerdì 10 dicembre 2010