Anche a Gedeone poteva intitolarsi la SAP anziché a Sigmund Freud, che è stato un Gedeone del XX secolo, ma andiamo per ordine.
Sto rispondendo pubblicamente a una questione giuridica postami da un interlocutore amichevole [1].
Gedeone (l’ho appena ridetto in Tienanmen e Istituzioni del pensiero, sabato-domenica 20-21 novembre) è individualmente Istituzione ossia ha pensiero illimitato, non inibito, cioè Istituzione:
infatti al Signore (non “Dio”), Istituzione egli stesso, non oppone obiezione alcuna, anzi lo ascolta con favore pregiudiziale, semplicemente lo sottopone a test (la pelle di pecora), cioè si comporta come Istituzione sovrana:
e il Signore a sua volta ci sta senza obiezione, è ovvio che gli importa soltanto di non scontrarsi con un’obiezione pregiudiziale.
Avevo otto anni quando ho scoperto e iniziato ad apprezzare Gedeone [2]:
dodici anni dopo ho scoperto e iniziato ad apprezzare Freud per la stessa ragione.
“Società Amici del Pensiero”, acronimo SAP, ha il medesimo significato, cioè designa il single o eremita come ne parlo io:
il suo eremo può essere tre per tre metri o centinaia di metri come Versailles, purché abbia le due uscite che ho già detto, senza invidia né avarizia proprio perché uscite-entrate:
una per i meeting con Amici, l’altra per ogni altro meeting.
Tra gli Amici l’Amica:
la mia Ipazia ci sta, ha pensiero non l’anima scarrafòna celeste (ancora Platone).
Questo single è un uomo cioè politico grazie alla sua legge di moto (già detta “pulsione” in uomo e donna), non l’animale politico dei Greci, che è uno dei tanti equivoci gravi del pensiero greco:
l’uomo, donna compresa, è biologico ma non animale (lo ripeto sempre, ma per la nostra Cultura i millenni non servono a niente):
di tale Società è – quando riesce: è una questione di riuscita, altri direbbe di salvezza – la san(t)a sede:
non assicuro che la Santa Sede sia d’accordo, a mio parere lo dovrebbe altrimenti dovrebbe scaricare i Santi, come hanno fatto i Protestanti.
Le cose diventano … facili:
quasi non conosco donne facili, e le prostitute non lo sono proprio perché si fanno pagare (i modi di pagamento sono molti):
nemmeno gli uomini sono facili, ma per ragioni più stupide cioè ideali.
Ho così parlato dello status o Statuto del singolo, di cui ho proposto l’intelligenza (soggetta a valutazione) di una mia redazione [3].
Ne parlo anche come di un Primo diritto, perché è facilmente intelligibile che tale è il pensare e agire di chi sia passato dal linguaggio ontologico di Platone e di sempre (parole-cose) al linguaggio imputativo (parole-atti), ovvero a quello che chiamo Regime dell’appuntamento:
che fa del single il meno solo tra tutti.
La solitudine è l’alibi, che significa altrove, rispetto a tale Regime:
la patologia è tutte le forme di s-venimento rispetto al Regime dell’appuntamento (platonicamente inammissibile).
L’opera di Freud è SAP.
C’è poi un Secondo diritto [4], quello comunemente inteso e solitamente considerato l’unico:
salvo poi credere di correggerne l’unicità con iniezioni di “Diritto naturale” (sul quale convengo con Kelsen) e di “Diritti umani”, che accetto per quel che valgono.
Quello status-Statuto è di proprietà universale (preferisco dire così piuttosto che “di nessuno”), fatta eccezione per l’uso del logo o marchio grafico:
è di chi se lo prende, vim patitur come è stato detto per il “Regno dei cieli” o legge della terra, e come vale per il Freud-pensiero.
É sembrato opportuno se non necessario dotare tale status-Statuto da uomo-politico, di una Associazione di Secondo diritto per fini pratici, rendendogli ancillare il già esistente “Studium Cartello-Il Lavoro Psicoanalitico” (se non fosse stato già esistente lo si sarebbe dovuto inventare):
lo “Studium Cartello” non ha certo la proprietà dello Statuto che descrive uno status, Statuto scritto e già detto e noto.
Dunque tale status-Statuto non è subordinato al Secondo diritto, ed è suscettibile di ordinare in sé entità diverse (non individui) illimitatamente:
una di queste è lo stesso “Studium Cartello”, ma come pure Think! e Sic Edizioni che non sono “Studium Cartello” bensì posti da me in tale ordine (come si vede già nel nuovo portale con il logo a stella della Mercedes).
Tra un anno o dieci, la SAP sarà la Società di coloro che avranno personalmente operato con il suo pensiero:
per il resto ormai ci sono solo gruppuscoli, che pateticamente cercano di federarsi, o di isolarsi per una rendita di posizione sempre più precaria.
Quando sarò morto (neppure mi viene di fare le corna) varrà il detto che morto il papa se ne fa un altro con il suo Consiglio:
sappiamo altresì che un papa può anche non valere gran che, vale lo status-Statuto che serve:
personalmente sono disposto a servire, come quando portavo in bagno i miei figli, ma non è la mia prima aspirazione.
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[1] Informo, per chi non riconoscesse questa espressione, che l’ho coniata per paragone con l’espressione freudiana “interlocutore imparziale” (in La questione dell’analisi dei laici, 1926).
[2] Ho già detto, certo senza incontrare la simpatia di tutti, che c’è poi stato un altro Gedeone, Gesù come uomo-Istituzione nel suo pensiero che interloquiva con il Signore-Istituzione. Neppure lui diceva “Dio” ma solo “io”. A differenza da Gedeone, come io si diceva Signore anche lui. Al che è seguito un putiferio: scandalo dei greci non degli ebrei se non ellenizzanti. Ma subito ci siamo messi a ellenizzare anche noi cristiani, ben più che gli ebrei ellenizzanti. Cose da non … credere!
[3] Società Amici del Pensiero. Statuto, Sic Edizioni, Milano 2010.
[4] Pacificamente correlato con il Primo, salvo ingiustizia: ma capisco che questo è un cenno troppo breve al tema della giustizia.
mercoledì 24 novembre 2010