É un sintomo dell’apparato fonatorio che ho conosciuto personalmente, e che ricordo e considero con favore.
Pochi si accorgono, senza essere balbuzienti, della balbuzie del loro discorso sincopato, talora balbuziente fino al ridicolo di certe storielle o sketch.
Sospettando ciò nella presunzione, certuni aggravano passando all’afasia, non sempre muta anzi a volte perfino verbosamente faconda, nei casi peggiori saggiamente verbosa, censoria, tutta piastrellata senza lacune come i cessi delle stazioni (non è una volgarità gratuita):
per nostra fortuna siamo capaci di sintomi, corpi estranei rispetto alle piastrelle.
La balbuzie non fa legame sociale, ma non c’è legame sociale che di ex balbuzienti e memori del fatto.
martedì 9 novembre 2010